“Ripercorrere ogni anno, in questo periodo, la via crucis del dott. Paolo Emanuele Borsellino lungo quei terribili 57 giorni fra Capaci e Via D’Amelio, significa rievocare le immagini di un Uomo la cui potenza del pensiero e delle parole strideva con l’evidente e progressivo senso di fragilità del suo corpo, sempre più indebolito e maltrattato da tante sigarette per attenuare l’angoscia di una fine imminente di cui Egli non fece assolutamente mistero con dichiarazioni, anche pubbliche.”
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