Non li ha fermati neanche la pioggia. Circa 250 bambini dei comuni delle Madonie hanno sfilato in corteo da piazza Croci fino all’Aula bunker “Falcone e Borsellino” dell’Ucciardone e con striscioni, canti e cori hanno gridato no alla mafia. Con loro i parroci, gli operatori degli oratori, insegnanti, genitori. Ci sono i sindaci, i magistrati, gli uomini e le donne dello Stato, le forze dell’ordine. Tutti dalla parte della legalità.
“Questa iniziativa – spiega Leonardo Agueci, presidente della Fondazione progetto legalità – che cade sul finire delle celebrazioni del trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio e coincide casualmente con l’arresto di Matteo Messina Denaro, vuole fare sì che la memoria non sia solo un riferimento storico a fatti che i giovani non hanno vissuto direttamente e nei quali, quindi, potrebbero non riconoscersi appieno, ma che sia, semmai, lo strumento attraverso il quale trasmettere ai giovani i valori della legalità da vivere tutti i giorni. Quindi non solo come racconto fine a se stesso, ma anche come ragione di impegno quotidiano da esprimere con fatti concreti. E’ per questo che i nostri eroi antimafia hanno lottato e sono morti”.
Estratto dall’articolo di Anna Cane per il Giornale di Sicilia (Vai al link )